La produzione in serie e la nascita del film d’arte

La progressiva affermazione del noleggio sul precedente sistema della vendita ha tra i suoi effetti un più rapido turn over nella fornitura delle pellicole. I film si differenziano sempre di più in base al genere. Dal gennaio 1909 l’Itala Film introduce in Italia la comica seriale con personaggio fisso: si tratta della celebre serie di Cretinetti, realizzata dall’attore francese André Deed, già noto per avere interpretato la serie di Boireau prodotta dalla Pathé. La programmazione in serie non investe però solo il genere comico: l’Ambrosio nel 1909 inaugura con il film Spergiura (da una novella di Balzac) la “Serie d’oro” per le produzioni più impegnative della casa, spesso tratte da fonti storico-letterarie. Un’iniziativa analoga, con la “Serie artistica”, poi rilanciata con la “Serie Princeps”, è inaugurata dalla Cines nel 1911 con I Maccabei e il kolossal La Gerusalemme liberata.

I titoli prodotti nell’ambito di queste serie rappresentano i primi tentativi italiani di produrre i cosiddetti “film d’arte”, con scenografie verosimili di intenso valore evocativo, riprese del paesaggio e delle città d’arte, una recitazione di alto livello, elevati contenuti storici o letterari, un forte valore istruttivo e pedagogico. Questa formula ambiziosa e impegnativa s’ispira ad analoghi tentativi già compiuti a partire dal 1908 da alcune case francesi come la Film d’Art.