Tutto per mio fratello, 1911

Produzione: Latium Film, Roma; visto censura: n. 5878, 26-12-1911; lunghezza originale: 350 m; data di disponibilità della copia: novembre 1911; soggetto: dalla commedia Vi’ che m’ha fatto frateme! (1881) di Eduardo Scarpetta; personaggi e interpreti: Vincenzo Scarpetta (nel doppio ruolo dei due fratelli, Felice Scosciammocca e Fortunato Scosciammocca, lo sposo e il soldato disertore).

 

Il film
Nel giorno delle sue nozze, Felice Sciosciammocca è costretto a prendere i panni del fratello gemello, il caporale Fortunato Sciosciammocca, che ha disertato per amore. Alla fine tutto si risolverà per il meglio.
«Si tratta di un neo-sposo che, proprio sul più bello, è costretto a farsi soldato e a combattere i briganti per salvare suo fratello gemello, che si è reso disertore».
«La Cinematografia Italiana ed Estera», Torino, n. 114, 15-20 settembre 1911.

«Primo incontro di Eduardo Scarpetta con il cinema. Tutto per mio fratello è la versione in lingua della commedia di Scarpetta Vi’ che m’ha fatto frateme!, a sua volta desunta da un lavoro di Filippo Cammarano Pulcinella contadino e disertore. Si tratta comunque di una delle commedie minori dell’abbondante repertorio dell’autore napoletano. Il film non sembra aver ottenuto esito di pubblico, ma venne nuovamente editato alla fine del 1914, non appena si diffuse la notizia che Scarpetta aveva concluso un accordo con la Musical di Renzo Sonzogno per portare sullo schermo alcune delle sue commedie più famose».
Aldo Bernardini, Il cinema muto italiano. 1905-1909, i film dei primi anni, Centro Sperimentale di Cinematografia-Nuova ERI, Roma 1996, p. 244.

 

I materiali filmici
Film restaurato a cura del CSC-Cineteca Nazionale nel 2008, a partire da una copia positiva d’epoca, con didascalie italiane, lunga 310 metri, rinvenuta da Maria Vittoria Scarpetta (nipote di Vincenzo Scarpetta, protagonista del film, e pronipote di Eduardo Scarpetta), durante il riordino dell’archivio del fratello, l’attore Mario Scarpetta, prematuramente scomparso nel 2004. La copia era contenuta in una scatola di cartone insieme a copioni teatrali, foto di scena e documenti vari, in condizioni non ottimali per la conservazione di una pellicola cinematografica, e purtroppo presentava, in moltissimi punti, la gelatina quasi del tutto asportata, con immagini e didascalie a tratti compromesse e quasi illeggibili. Tuttavia, nonostante le precarie condizioni, la copia era completa e conservava ancora le colorazioni originali per imbibizione.

Per ovviare a questo tipo di difetti è stato effettuato un restauro in digitale con ritorno su pellicola 35mm. Il film è stato scansionato a 2k e restaurato in digitale con il software Revival. Le didascalie più danneggiate sono state ricostruite digitalmente cercando di ripristinare il font originario. Successivamente, dai file digitali restaurati si è ottenuto un nuovo negativo, da cui è stato stampato un positivo su pellicola 35mm. Le colorazioni originali sono state riprodotte facendo ricorso al metodo Desmet. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna.

 

Link al film (Vimeo CN)
Provenienza: CSC-Cineteca Nazionale
B/n – colore: colorazioni (da nitrato d’epoca imbibito)
Lingua: didascalie italiane
Durata: 00:17:30
Velocità di proiezione: 16 fps